La ricostruzione di una scena di vita quotidiana alle pendici del Cetona in epoca preistorica

Terra vissuta, fin dal Neolitico

Nella zona di Sarteano e di Cetona si viveva fin dal Neolitico. Ad esempio, la grotta dell’orso mostra un’occupazione che dalla preistoria arriva all’epoca romana. Altre cavità più piccole sono sulle pendici del Monte Cetona, come la buca del rospo, e mostrano occupazioni dell’età del Bronzo legate ai culti delle acque.
I primi insediamenti etruschi occuparono le zone collinari più elevate, vicino alla necropoli di Sferracavalli, lungo la strada che conduce a Radicofani e poi, soprattutto nel corso del VII sec. a. C., nella zona verso Castiglioncello del Trinoro, dove la sterminata necropoli di Solaia-Macchiapiana, con le sue numerose sepolture entro canopi, dimostra la presenza di un centro abitativo densamente popolato soprattutto nel periodo tardo-orientalizzante. Con il periodo arcaico, ovvero con il VI sec. a. C., ci fu uno spostamento dell’area abitativa su colline meno elevate, poco sopra i 500 metri, per avvicinarsi a Chiusi. Nel periodo ellenistico, cioè nel corso del III e II sec. a. C., il popolamento del territorio si diffuse “a macchia di leopardo” ci fu un’occupazione sparsa, ma capillare e in quella fase le necropoli interessarono numerosi siti tra cui quello di Mulin Canale.

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