Orvieto e Siena: Un Patrimonio Culturale e Artistico Condiviso
Orvieto e Siena condividono numerosi legami storici e culturali che hanno lasciato un’impronta indelebile sulle rispettive identità. Uno dei più evidenti, come sottolineato da Papa Pio II, è la presenza di due magnifiche cattedrali dedicate all’Assunzione della Vergine Maria, entrambe espressione della stessa matrice culturale e artistica, quella senese.
La costruzione della Cattedrale di Siena, iniziata nel 1215, è considerata aver influenzato significativamente il design e l’architettura della Cattedrale di Orvieto, i cui lavori iniziarono nel 1290. In particolare, l’architetto e scultore senese Lorenzo Maitani fu incaricato della progettazione della facciata della cattedrale di Orvieto. Il lavoro di Maitani fu poi continuato da Camaino da Crescentino, anch’egli senese, che supervisionò il progresso del progetto. Infatti, anche il travertino utilizzato per la Cattedrale di Orvieto proveniva dalla vicina Sarteano, un potente castello orvietano che in seguito sarebbe diventato parte del dominio senese.
Un ulteriore segno del legame tra le due città è il fatto che Francesco Tedeschini Piccolomini, sarteanese che in seguito sarebbe diventato Papa Pio III, commissionò la realizzazione di una biblioteca nella Cattedrale di Orvieto nel 1492. Questa biblioteca sarebbe servita a custodire i libri dello zio materno, Papa Pio II. Allo stesso modo, Antonio Albèri, segretario e precettore di Francesco Tedeschini Piccolomini, fece realizzare una biblioteca simile nella Cattedrale di Orvieto, accanto a due capolavori del senese Simone Martini.
L’influenza degli artisti senesi si estendeva anche oltre Orvieto. Il rinomato pittore senese Vecchietta, famoso per le sue opere a Siena e Pienza (tra cui L’Assunzione della Vergine nel Duomo di Pienza), lasciò la sua impronta anche a Sarteano, dove realizzò un pannello su San Rocco e contemporaneamente lavorò alla costruzione del nuovo castello.
L’influenza della famiglia Piccolomini su Sarteano continuò con l’apertura di numerosi progetti edilizi, tra cui la nuova facciata della Chiesa di San Francesco. Questa nuova facciata era quasi una replica di quella della Cattedrale di Pienza, rafforzando ulteriormente i legami tra queste due regioni. Non è un caso che chiese dedicate a San Francesco si trovino anche a Pienza, Siena e Orvieto, spesso con notevoli somiglianze nel design.
Oltre all’architettura religiosa, le due città condividono anche un patrimonio sotterraneo sotto forma di acquedotti, tra cui il famoso Pozzo di San Patrizio di Orvieto. Questa rete sotterranea collega ulteriormente le due città, rivelando un altro strato di storia condivisa.
Anche la presenza dei Templari in entrambe le città è degna di nota. Attraverso chiese e edifici, la loro influenza può essere rintracciata, sebbene questo legame resti un’area meritevole di ulteriori approfondimenti.
Guardando indietro nella storia, Orvieto e Siena condividono un’origine etrusca comune. Sebbene entrambe le città siano state fondate dagli Etruschi, solo Orvieto può vantare l’eredità di una grande potenza etrusca: Velzna, distrutta e poi ricostruita nel suo sito originale.
La storia condivisa di Orvieto e Siena offre un ricco arazzo di connessioni culturali, religiose e architettoniche, illustrando come queste due città, nonostante le loro differenze, siano cresciute insieme nel corso dei secoli. Dalle cattedrali agli acquedotti sotterranei, dalle biblioteche rinascimentali all’eredità dei Templari, la storia di Orvieto e Siena è intrecciata in modi che continuano ad essere scoperti e celebrati ancora oggi.