Il Leone Rampante e la Storia del Comune di Sarteano
Il leone rampante in campo rosso, concesso il 11 settembre 1483 dal supremo Magistero della Repubblica di Siena, è il simbolo ufficiale del Comune di Sarteano. Questo emblema è strettamente legato alla storia della Repubblica di Siena, a cui si affianca lo stemma cittadino, la “Balzana”, uno scudo diviso in due parti con i colori bianco e nero. Nel caso specifico di Sarteano, lo stemma del Comune rappresenta una fusione tra il simbolo senese e quello della potente famiglia locale dei Manenti, che aggiunse la rosa, spesso sostituita da una stella, come elemento distintivo.
L’accomandigia perpetua del 1467 segna un punto cruciale nella storia di Sarteano. Questo contratto di protezione siglato con i Senesi sanciva l’assoggettamento politico del Comune e si inseriva nell’ultimo capitolo di una lunga serie di dominazioni. Fin dall’inizio dell’anno Mille, infatti, la presenza della famiglia longobarda dei Farolfi a Sarteano è documentata. Successivamente, la città passò sotto il controllo di diverse famiglie locali, tra cui i Peponi, per arrivare infine ai Manenti.
Nel 1228, le truppe orvietane comandate da Pietro Monaldeschi (il cui simbolo familiare era tre bande merlate d’oro su fondo blu) giunsero a Sarteano, ma la reazione dei Senesi non tardò ad arrivare. Dopo aver preso Chianciano, i Senesi imprigionarono Pietro, figlio di Monaldo. A seguito di una serie di conflitti tra Siena e Orvieto, con esiti alterni, verso la fine del XIII secolo le località di Sarteano e Chianciano vennero inserite nel catasto di Orvieto con la dicitura «dominii con obblighi speciali», indicando il loro particolare status sotto il controllo di Orvieto.
Un’importante testimonianza di questo periodo è la Porta Monalda, sormontata dallo stemma dei Monaldeschi, con la data incisa del 1313 (MCCCXIII). Questo monumento ricorda il condottiero Ermanno Monaldeschi, che nel corso dei suoi mandati intraprese importanti lavori pubblici, tra cui la costruzione di una strada che collegava Sarteano ad Orvieto, utilizzata per trasportare il travertino dalle cave di Camporsevoli per la costruzione del Duomo di Orvieto, progetto affidato all’architetto senese Lorenzo Maitani.
Alla morte di Ermanno Monaldeschi, nel 1337, il controllo di Sarteano passò alla città di Perugia. Tuttavia, il 1467 rappresentò un nuovo capitolo nella storia di Sarteano con la conclusione dell’accomandigia perpetua con la Repubblica di Siena, che ne assunse la protezione politica e lo assoggettamento.
Oggi, il leone rampante e la storia delle sue dominazioni rappresentano simbolicamente l’importante eredità storica di Sarteano, che ha visto il passaggio di numerosi governi e famiglie nel corso dei secoli.