La necropoli delle Pianacce

Uno straordinario panorama sulla Valdichiana, tredici ipogei sotterranei scavati nel travertino, uno delle più belle tombe dipinte etrusche, una struttura per i culti funebri che non ha confronti in Etruria: tutto questo è il sito etrusco della necropoli delle Pianacce.
Il panorama mostra la vicinanza con l’allora centro egemone di Chiusi, dietro gli alberi si scorge Cortona, a sud si apre sulle vallate umbre fino ad Orvieto; ben tre poleis dell’antica dodecapoli etrusca si controllano da questa estremità dell’altopiano di Sarteano: una posizione non scelta a caso.
L’area delle Pianacce presenta sia sepolture della fase tra la seconda metà del VI e il V sec. a. C., con strutture medio-piccole, sia ipogei monumentali che si datano tra la seconda metà del IV e il II sec. a. C.  con enormi corridoi di accesso, ognuno con una pianta diversa dall’altra e con caratteristiche architettoniche diverse.  Di straordinario interesse la struttura teatriforme semicircolare costruita in blocchi di travertino, collegata con le tre tombe sottostanti e adibita alle cerimonie funebri, un unicum in Etruria. Si tratta di un monumentale podio – altare con diametro di 16 metri a cui si accedeva tramite una rampa e che doveva avere al di sopra del piano di calpestio una struttura lignea deperibile coperta da un tendaggio, come quelle che appaiono raffigurate sui cippi chiusini di pietra fetida, sotto alla quale veniva deposto il morto prima di seppellirlo. Intorno si svolgevano i rituali funebri, quali danze, gare atletiche, banchetti. Tutti i gli oltre quattrocento reperti rinvenuti, sono esposti nel piano inferiore del Museo di Sarteano.

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