Il cardinale e la dinastia Salamandri

Il cardinale Francesco Cennini de' Salamandri

Il chiostri di palazzo Cennini

Francesco Cennini fu un potente cardinale, molto legato ai Borghese (famiglia originiaria di Siena) e vicino per due volte al soglio pontificio; suo fratello Antonio fu il primo marchese di Castiglionello del Trinoro: ecco due importanti esponenti di una famiglia che a Sarteano si identifica con un palazzo quattrocentesco e con il suo suggestivo chiostro, nota in precedenza come Salamandri. Ne fecero parte amministratori pubblici, altri prelati, uomini di diritto e di cultura, perfino un beato. Quanto a Francesco, si laureò in utroque iure all’Università di Siena e si trasferì a Roma, dove entrò al servizio del cardinale Scipione Caffarelli Borghese, nipote di un altro potente Borghese, papa Paolo V. Nel 1612 venne eletto vescovo di Amelia, ma non risiedette mai nella sua diocesi a causa dei suoi numerosi impegni presso la Curia; inviato in Spagna in qualità di nunzio apostolico nel 1618, venne nominato patriarca titolare di Gerusalemme, mantenendo comunque il suo vecchio titolo. Nel concistoro dell’11 gennaio 1621, papa Paolo V lo creò cardinale prete con il titolo di San Marcello e l’anno successivo lo nominò legato pontificio a Ravenna, trasferendolo alla diocesi di Faenza il 2 ottobre 1623. Passò all’ordine dei vescovi nel 1641 e gli venne assegnata la sede suburbicaria di Sabina (nel 1645 quella di Porto e Santa Rufina), fu prefetto della Sacra Congregazione del Concilio (1644-1645).

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