La Rosalia alpina è uno dei coleotteri più belli e famosi d’Europa, noto per la sua colorazione caratteristica che alterna il nero e il blu, e per i ciuffi neri che decorano i segmenti delle sue lunghe antenne. Con una lunghezza che può arrivare fino a 40 millimetri, è uno dei coleotteri più grandi e impressionanti del continente.
Questa specie, che deve il suo nome al termine “alpina” a causa della sua principale distribuzione nelle Alpi, ha una grande importanza ecologica. Tuttavia, l’intenso sfruttamento delle foreste di faggio per la produzione di legna da ardere e mobili, insieme alla gestione forestale che prevede la rimozione indiscriminata di legno morto, ha minato seriamente il suo habitat naturale. Questi cambiamenti hanno messo la Rosalia alpina sull’orlo dell’estinzione, riducendo drasticamente le risorse che questa specie utilizza per nutrirsi e riprodursi.
Nonostante ciò, alcuni esemplari di Rosalia alpina sono ancora presenti nella Faggeta all’interno della Riserva Naturale di Pietraporciana, che è diventata un rifugio fondamentale per la biodiversità. Questo ambiente protetto offre una testimonianza della ricchezza naturale del territorio, che si può paragonare a quella di altri luoghi con altitudini e latitudini differenti.
La presenza di questo coleottero in una riserva così ricca di biodiversità sottolinea l’importanza di habitat naturali intatti per la sopravvivenza di specie minacciate. La Rosalia alpina, simbolo di una natura in pericolo, è un monito sull’importanza di tutelare i nostri ecosistemi montani per mantenere intatto il patrimonio biologico europeo.