Pietraporciana, concentrato di biodiversità

La riserva naturale di Pietraporciana occupa la sommità del versante settentrionale dell’omonimo poggio (847 metri di altitudine), parte integrante di quel crinale che separa val d’Orcia e val di Chiana, raccordandosi più a sud con il monte Cetona. Qui cresce un’inconsueta faggeta di bassa quota, che approfitta della frescura e dell’umidità dominanti nella parte alta del versante settentrionale del Poggio di Pietraporciana, ombreggiato dalle rupi calcaree che affiorano sulla vetta. I faggi erano oggetto di venerazione, e il fatto che siano stati miracolosamente risparmiati fino ad oggi può derivare da qualche antica pratica cultuale. Dal prato sommitale, vicino alla grotta del “Bruco” si gode un panorama vastissimo su tutto il Perugino compreso il Trasimeno, la val di Chiana fino ad Arezzo e oltre, il Chianti, le colline Metallifere, la val d’Orcia, l’Amiata e Radicofani fino al Ternano.

La faggeta di Pietraporciana
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