“29 molini, 10 gualchiere…”

La grande quantità d’acqua dell’altipiano e il fatto di essere un nodo stradale, ha permesso la nascita, a Sarteano, di attività importanti, fino a farne un importante centro commerciale. Si pensi alle concerie che permettevano la fabbricazione di una speciale cartapecora che per qualità rivaleggiò a lungo con quella di Parigi, alle tintorie, alle “forme” per la lavorazione della canape ecc.
Non dimentichiamo che l’Auditore Granducale Gherardini, nella sua relazione del 1676 elenca a Sarteano ben 29 molini, 10 gualchiere, due Conce di cuoio e cinque frantoi (da lui chiamati
Oliviere) per l’olio. 150 anni dopo, nel 1832, Zuccagni Orlandini, nel suo celebre “Atlante”, così scrive di Sarteano: “…può giustamente reputarsi un paese per eccellenza industrioso. Ivi infatti si contano 3 lanifici, 11 gualchiere, 4 tintorie, 2 fabbriche di cappelli ( una Politi e una Petrazzini, a
quanto sembra. ndr), 6 conce di pelli…una cartiera, 2 fornaci di
terraglie ordinarie e 2 di gesso…

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